Curcuma, il suo nome deriva dal sanscrito kunkuma attraverso l’arabo كركم, kurkum; arriva dall’Asia sud-orientale, in particolare India e Malesia.
Dai tempi antichi la curcuma è stata utilizzata come medicamento vegetale, in particolare nella medicina tradizionale indiana fondata verso l’anno 800 a.C.
La spezia si ottiene dalla macinazione della radice; il grosso rizoma bianco o giallo delle piante viene prima essiccato e quindi ridotto in polvere.
Curcuma, un potente antiossidante
Gli studiosi hanno attribuito alla curcuma proprietà antiossidanti; caratteristica legata alla curcumina, sostanza presente all’ interno della spezia e dotata di un forte potere antiossidante, che blocca la crescita di cellule tumorali, facendole regredire fino a farle morire.
Da sempre, infatti, aveva attirato l’attenzione dei ricercatori per la bassissima incidenza di tumori in India, Paese con il maggior consumo al mondo di questa spezia.
Proprietà e benefici della curcuma
Tra le molte proprietà la curcuma aiuta a combattere la fame, grazie ad alcuni principi attivi in essa contenuti; ad esempio, proprio la curcumina aumenta i livelli di serotonina e dopamina, che tengono a bada la fame nervosa da ansia e stress.
Altre proprietà sono:
CICATRIZZANTE:
applicando i rizomi di curcuma si velocizza la guarigione su scottature, ferite, punture di insetto e dermatiti;
COMBATTE METEORISMO E GONFIORI:
dispepsia e colon irritabile;
RIDUCE IL COLESTEROLO CATTIVO:
ovvero, l’ ldl e facilita lo smaltimento dei grassi in eccesso;
DISINTOSSICA IL FEGATO:
rigenera le cellule epatiche, pulisce il fegato dalle tossine e ne rimuove l’infiammazione. La curcuma migliora anche la salute della cistifellea.
ANALGESICO:
la curcuma viene impiegata nel trattamento di dolori articolari, artrosi e artrite.
ALZA LE DIFESE IMMUNITARIE:
è un vero e proprio antibiotico naturale, contrasta mal di gola e raffreddori.
Come assimilare al meglio la curcuma
Questa spezia ha, però, una bassa biodisponibilità, ovvero una volta ingerita viene quasi completamente espulsa nelle feci e nelle urine; non dipende dalla quantità mangiata durante il giorno, quindi è inutile abbondare.
Ci sono invece delle combinazioni in grado di aumentare la biodisponibilità della curcumina, il principio attivo della curcuma, e quindi di renderla più assimilabile al nostro organismo.
Vediamole insieme:
Pepe nero:
Basta una spolverata di pepe nero (davvero ne basta poco, per essere esatti circa il 3% della curcuma, quindi per cucchiaino di curcuma, aggiungiamo una spolverata di pepe nero) per ottenere i benefici della curcuma. Addirittura incrementa l’assorbimento della curcumina del 2000%.
Grassi:
a causa della bassa solubilità in acqua, uno dei modi per assimilare la curcuma è quello di aggiungerla a preparazioni contenenti grassi, come olio extravergine di oliva, olio di cocco, olio di lino o Ghee (burro chiarificato senza caseina).
Calore:
Riscaldare la curcuma mescolata al grasso per un massimo di 15 minuti permette di migliorarne l’assorbimento.
Il mio consiglio: personalmente utilizzo la curcuma in polvere (acquistabile in molti supermercati) nelle mie preparazioni quotidiane. Inoltre, tutti i giorni a digiuno, la trovo all’interno di FitLine Power cocktail, insieme a quasi 1,5 kg di estratti di frutta e verdura, fibre e probiotici per iniziare al meglio la mia giornata!
Ricetta: Risotto con curcuma, carote e piselli >>>>> leggi qui.